Quale futuro per l’impianto AMA di Via Salaria?

LA VOCE  24 febbraio 2014 pg 14

 

Chiusura, conversione, delocalizzazione. Tante proposte per risolvere il problema dei miasmi.

 

Il futuro dell’impianto AMA di Via Salaria rimane ancora mistero.

Il Sindaco di Roma Ignazio Marino, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Cda Ama, ha dichiarato di voler realizzare impianti moderni che porteranno via almeno un impianto di trattamento meccanico biologico e in cima alla lista c’è quello di via Salaria. L’Assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Estella Marino, si è espressa da tempo per una riconversione dell’impianto.

Difficoltà di visione comune, messe in crisi anche dall’ultimo cambio di cda dell’AMA e dalla bufera sul caso Strozzi.

Il presidente del comitato spontaneo dei cittadini di Villa Spada, Adriano Travaglia, ha incontrato due mesi fa l’Assessore Estella Marino, parlando di riconversione.

Angelo Massacci, del comitato di quartiere Villa Spada, si esprime invece per una totale chiusura dell’impianto, nato come rimessaggio mezzi con la promessa di non trattar rifiuti. «Una promessa violata – afferma – perciò il mostro deve essere estirpato e chiuso. In caso di riapertura devono consultare prima il livello politico e i cittadini per dire cosa faranno su quella struttura. É un fattore di trasparenza».

A livello locale, proprio per rafforzare gli sforzi fatti tra cittadini e rappresentanti dell’amministrazione, il consigliere Cristiano Bonelli ha presentato presso la Commissione ambiente un ordine del giorno in cui è stato chiesto che venga discusso un consiglio straordinario fuori dalle sedi ordinarie. Bonelli rammenta: «Questa struttura serve a livello locale ma deve essere messa lontano dalle abitazioni. Noi andiamo avanti con quanto richiesto unanimemente ovvero la delocalizzazione. Chiuderete o convertirete quello che andrete a delocalizzare».

Contraria alla delocalizzazione Gianna Le Donne, della Commissione Ambiente: «Da quando ci siamo insediati, a fine giugno, in stretto contatto con l’assessore capitolino Estella Marino, abbiamo avviato un percorso comune, per trovare una soluzione al problema dell’impianto TMB di via Salaria. É stato costituito un tavolo di tecnici interni e di rappresentanti di autorevoli  Enti esterni come ARPA Lazio e DEP Lazio (Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio)». Secondo Le Donne l’obiettivo di questa Amministrazione, capitolina e municipale, è implementare il sistema di raccolta differenziata che, entro il 2015, coinvolgerà tutti i Municipi romani.

«L’impianto Ama di via Salaria è destinato dunque alla chiusura e riconversione, non alla delocalizzazione».

Alessandra Fantini

Fonte: LA VOCE del Municipio 24-01-2014

Informazioni su Alessandra Fantini

donna resistente nell'Italia dei cervelli in fuga
Questa voce è stata pubblicata in LA VOCE e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...