Degrado e canterizzazione della Metro B1 peggiorano le condizioni dei palazzi.
IL COMITATO DI VAL MELAINA SCRIVE ALL’ATER
Nuovi interventi dei Vigili del Fuoco nella zona di Valmelaina. Al 1° agosto il quartiere ha già subito due interventi nei palazzi accanto al cantiere della stazione Jonio: uno a causa del crollo di alcuni pezzi di intonaco dal palazzo di Via Scarpanto 33; il secondo per la messa in sicurezza dei cortili interni degli stabili che costeggiano il cantiere della B1.
Molti residenti vicini al cantiere metro di Via Isole Curzolane hanno poi segnalato piccoli crolli, pavimenti rialzati e difficoltà nel chiudere finestre e porte.
Per affrontare le criticità del quartiere il Presidente del Municipio Cristiano Bonelli ha incontrato i responsabili dei Vigili Urbani, di Roma Metropolitane e il Comitato Valmelaina.
In seguito Bonelli ha visitato l’area dichiarando: «Un sopralluogo estivo molto caldo, però mi ero impegnato a farlo e mi sono reso conto dei danni in persona. Visitare questa zona con l’occhio di chi ci vive cambia tutto perché si viene maggiormente a conoscenza delle situazioni».
Dopo la visita del Presidente, il Comitato di Quartiere Valmelaina ha scritto all’Ater denunciando le situazioni di degrado nel quadrante compreso tra Via Scarpanto, Viale Jonio, Via Valle Melaina e Via Isole Curzolane.
Arianna Marfoglia, presidente del Comitato di Quartiere, in relazione all’esposto all’Ater dichiara: «L’idea è partita già prima della visita di Bonelli. Volevamo mettere a conoscenza l’Ater del problema della caduta dei calcinacci dai cornicioni e in particolare chiedevamo se era a conoscenza del problema delle crepe negli appartamenti dovute ai lavori della B1».
Secondo la presidente del comitato sono stati fatti dei sopralluoghi in alcuni appartamenti da parte degli ingegneri di Roma Metropolitane ed è stato garantito che sono solo danni estetici. L’azienda ha scritto anche un comunicato per tranquillizzare gli inquilini e per garantire ad Ater la stabilità dei palazzi.
Roma Metropolitane ha poi preso contatti con l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale, quindi sembra che la questione potrebbe essere risolta. La rapidità, però, non è una qualità dell’Ater: l’esposto per l’abbattimento delle barriere architettoniche, inviato dal comitato di quartiere circa un anno fa, non ha ancora avuto risposta, mentre per i danni relativi al cantiere della B1 l’unica risposta ottenuta è la solita frase “Gireremo la pratica all’ufficio tecnico” con tanto di numero di protocollo.
Alessandra Fantini