Roma è caleidoscopica! Un po’ come il caleidoscopio in cui le immagini si accomunano e creano altri spettacoli di colori: ecco Roma è così.
Mi ritengo molto fortunata. Per anni ho vissuto fuori dal Raccordo e come molti pendolari il primo incontro fra i miei piedi e Roma era la Stazione di Saxa Rubra, un tempo campo improvvisato di Rom bulgari che successivamente sono stati sostituiti da altre persone, ovvero gli spettatori del Gran Teatro. Certo il viaggio, anche se spesso in piedi, era piacevole, attraversando il Parco di Veio che arriva a ridosso di Grottarossa e fa ricordare che Roma è il più grande comune agricolo d’Europa, nonostante negli ultimi dieci anni sia aumentata vertiginosamente la cementificazione edilizia, dando vita a luoghi come Porta di Roma o Parco Leonardo.
Nell’ultimo anno però come molti giovani vicini agli ‘enta la libertà e la destinazione indipendenza, mi ha portato in zona Nuovo Salario e neanche a farlo apposta è arrivato il lavoro che mi ha condotta nella centralissima piazza Venezia.
Di ‘Roma’ se ne vedono tante attraversando tre quartieri ogni giorno, dalle vie ampie e signorili di via Comano, fino alla commerciale Viale Libia dove si possono analizzare ogni giorno, con molta attesa, gli avanzamenti dei lavori della metro B1, per poi percorrere la bellissima e storica via Veneto, finendo il primo viaggio della giornata di fronte l’imponente Altare della Patria, che assume un fascino sempre nuovo al cambiare della luce del giorno e della notte.
Se poi vogliamo aggiungere un ragazzo a Centocelle, Roma scopre le sue carte migliori: la Stazione Termini è tappa obbligata e da lì il passaggio per Casilina o Prenestina presentano sui mezzi pubblici un fervente movimento di persone di ogni età, origine e professionalità, vista la crisi. L’ampio passaggio di Via dei Castani ricorda molto le strade di Nuovo Salario, anche se le case son più basse e spesso meno rifinite.
E la sera? Non si esce? Perchè non cercare un locale nel quartiere più spettacolarizzato della città eterna: Garbatella. Un piccolo presepe di stradine e case basse, tanto da non credere di essere ancora nella capitale e scoprire che l’ospitale romanità è una qualità che solo uno che è nato e cresciuto a Roma può offrirti.
I quartieri capitolini sono ancora molti, ma non tutti i romani conoscono a perfezione ogni angolo della capitale con il dettaglio di un Tuttocittà.
Il caleidoscopio di Roma è ancora lì per mostrare nuovi spazi e disegni: resta solo di buttare un occhio e iniziare a girare.
A tutta la redazione che da un anno non smette di far parlare i quartieri della capitale e mostra volti, persone, storie e angoli che i romani hanno voglia di scoprire.