Con la crisi e l’aumento dell’IVA cambia il modo di lavorare ma i negozi congelano i prezzi
Vista la crisi di Governo, dal 1° ottobre l’Iva è passata dal 21 al 22%. Un aumento che colpisce gioielli, detersivi per lavare i piatti, vestiti, attrezzature sportive, televisori ma anche attività di divertimento e servizi professionali.
Già nel settembre 2011, c’era stato un aumento dell’imposta con un sensibile aumento dei prezzi. Ad oggi grandi catene ma anche piccoli commercianti scelgono di congelare gli importi.
Il signor Dino da circa quarant’anni sul territorio con un negozio di calzature confessa che bisogna esser molto bravi a tenersi la clientela. In attesa di tempi migliori, preferisce bloccare i prezzi perché il rischio è che dieci acquisti diventino sette.
Andrea parrucchiere da sette anni su viale tirreno rende chiare le difficoltà che un esercente affronta: «Sono due volte in un anno e mezzo che aumenta l’IVA. Noi cerchiamo di mantenere sempre gli stessi prezzi e ciò va ad incidere sui guadagni annuali. Questo aumento è la ciliegina sulla torta, di una torta che è andata male. Questo ha voluto dire per noi, lavorare di più, essere aperti 7 giorni su 7. Si lavora il triplo e si hanno ricavi minori del passato».
Beni di prima necessità, soprattutto alimentari, non sono stati toccati dall’aumento dell’IVA, agevolata al 10%, ma in periodo di crisi si scelgono beni meno cari: come ad esempio un pasticcere del III municipio ha dichiarato che non utilizza più pinoli perché sempre più cari.
Alcuni esercenti della zona vicina a Conca d’Oro sottolineano, inoltre, i problemi di passaggio dovuti alla presenza delle strisce blu, dopo l’apertura della B1.
Vittorio Pietrosante, assessore presso il III municipio con delega al commercio e attività produttive, si dichiara mancante verso i commercianti del territorio, ricordando l’importanza per i piccoli negozi di una forte specializzazione di prodotti, con un’attenzione alla qualità. Pietrosante ha dichiarato di essersi dedicato ai mercati rionali che spesso sono lasciati a loro stessi o in cui si trovano situazioni di abusivismo.